ma soprattutto: cari educatori dei figli che avete generato! È in questa veste che vi raggiungono le parole di questa lettera.
Quanto sia oggi impegnativa, e talvolta problematica, la responsabilità genitoriale è fin troppo evidente. Essere educatori in una società sregolata e spericolata (per stare alle parole di Vasco Rossi) è impresa ardua. Se poi, coerenti con la scelta sacramentale del matrimonio, si vuole essere anche accompagnatori nella fede le difficoltà aumentano.
Diceva San Giovanni Paolo II ai giovani dell'anno 2000: "Ecco, cari giovani: è difficile credere in un mondo così, nel 2000. Sì, è difficile! Non è il caso di nasconderlo. È difficile, ma con l'aiuto della grazia è possibile".
A 23 anni da quel messaggio giubilare, che raggiunse anche molti di voi allora giovanissimi, dobbiamo dire che oggi le difficoltà sono aumentate. Ma dobbiamo anche dire che ad essere difficile non è soltanto CREDERE, quanto piuttosto VIVERE in un mondo così. Sì, il mondo è diventato difficile e complicato, una "selva oscura", per dirla
con Dante Alighieri, in cui è facile smarrire "la diritta via". Infatti, i ragazzi che, secondo un popolare modo di dire, si sono "persi" (= allontanati) dalla Chiesa, li vediamo anche "persi" nei meandri di una società che prima seduce e poi abbandona, e sempre più spesso manda in rovina. E allora, in questo lasso di tempo in cui, per la tenera età, li vediamo ancora vicini alle famiglie e alla comunità parrocchiale, prendiamoci cura INSIEME del loro mondo valoriale, che servirà da "lanterna" nelle scelte della vita, a cominciare dall'adolescenza, ormai imminente, che ha in serbo tante cose belle, ma anche tanti pericoli! È vero, non ci sono ricette educative sicure. Ma una regola fondamentale nel mondo dei VALORI è che i ragazzi li vedano VISSUTI dagli adulti che li propongono. È importante che vedano la nostra fede nei nostri gesti e nel nostro cuore. È importante che vedano Dio riflesso nella nostra vita e nella nostra preghiera.
A tale scopo, per il tempo di Quaresima, con le catechiste/i abbiamo pensato di convocare le famiglie per un'adunata che renda visibile, agli occhi attenti dei nostri figli, la fede corale dei genitori. Un "plebiscito" della fede che faccia stupire i ragazzi. Un segno di comunione e di speranza, in un mondo
che languisce nell'individualismo e nella disperazione.
Pertanto,
DOMENICA, 5 MARZO ALLE ORE 10, 30
siamo tutti, genitori, ragazze/i e catechisti/e, invitati a partecipare, alla messa del "chicco di frumento", durante la quale verranno consegnati due piccoli segni:
- dai catechisti, alcuni chicchi di grano per stimolare al compimento del bene;
- dai genitori, una preghiera (fornita dalla parrocchia) per accompagnarli al dialogo con Gesù.
E allora vi aspettiamo alle 10, 30 ( non alle 11). Un abbraccio fraterno.
Vostro don Rocco